La magia del vetro di Murano torna a far luce su Piazza San Marco con la seconda edizione di Murano Illumina il Mondo, il progetto che trasforma il salotto più bello del mondo in una straordinaria vetrina di arte e innovazione.
VENEZIA. Dopo il successo dello scorso anno, l’iniziativa, promossa da The Venice Glass Week e dal Comune di Venezia, porta a nuova vita l’antica tradizione vetraria muranese grazie alla collaborazione di undici artisti e architetti di fama internazionale, tra cui Joseph Kosuth, Kengo Kuma e Philippe Starck.
Dal 22 novembre 2024 al 4 marzo 2025, i visitatori di Venezia avranno l’opportunità di ammirare undici lampadari d’autore che si accendono al calar della sera, creando un’atmosfera unica tra tradizione e contemporaneità. Ogni lampadario è il frutto di una stretta collaborazione tra gli artisti e i maestri vetrai di Murano, che hanno unito le tecniche tradizionali del vetro a soluzioni moderne e sperimentali, dando vita a vere e proprie opere d’arte.
Il progetto nasce con l’intento di valorizzare Murano non solo come polo artigianale di eccellenza, ma anche come un centro di sperimentazione creativa che attrae artisti da tutto il mondo. “Murano Illumina il Mondo” celebra l’incontro tra l’arte del vetro e il design contemporaneo, in una suggestiva mostra a cielo aperto che si snoda sotto le storiche Procuratie Vecchie di Piazza San Marco, uno dei luoghi più iconici di Venezia.
Un progetto che unisce tradizione e innovazione
I lampadari, progettati da artisti e architetti di livello mondiale, sono il risultato di una selezione rigorosa da parte di un Comitato Scientifico di altissimo profilo, composto da esperti come Rosa Barovier Mentasti, storica del vetro, David Landau, Trustee di Pentagram Stiftung, e Chiara Squarcina, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia. Il progetto è curato da Mario Codognato e Alma Zevi, che hanno saputo coniugare la maestria artigianale di Murano con il talento innovativo degli artisti coinvolti.
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, affermando che “l’antica arte del vetro di Murano, rivisitata da artisti di fama internazionale, torna a celebrare la Serenissima, illuminando uno dei luoghi più prestigiosi al mondo”. Il sindaco ha anche definito il progetto come un “omaggio all’eccellenza dei maestri vetrai” e un’occasione per dimostrare il legame tra la città di Venezia e l’innovazione culturale.
Gli artisti e le fornaci protagoniste
Gli artisti coinvolti, tra cui Emmanuel Babled, Deborah Czeresko, Fiedler O Mastrangelo, e Kimiko Yoshida, hanno creato lampadari unici, ognuno dei quali porta con sé una riflessione personale e un legame con la città di Venezia. Il risultato sono opere che spaziano dall’astrazione minimalista al surrealismo, reinterpretando l’iconico lampadario veneziano in chiave moderna.
Ogni lampadario è stato realizzato in collaborazione con alcune delle fornaci più prestigiose di Murano, come Barbini Specchi Veneziani, Seguso Gianni Murano, Berengo Studio, e NasonMoretti, che hanno messo a disposizione le loro competenze artigianali per dare vita a queste opere d’arte. Il coordinamento tra gli artisti e le fornaci è stato curato da Matteo Silverio, che ha gestito il processo di produzione e la realizzazione tecnica delle opere.
Le opere in mostra
Tra i lampadari più affascinanti, spiccano creazioni come “Bilancia” di Marina e Susanna Sent, ispirato alle reti da pesca veneziane, o “Digit Light” di Emmanuel Babled, che mescola tecnologia e vetro soffiato in un gioco di sfere fluttuanti. In “Solomon Chopsticks” il duo Fiedler O Mastrangelo utilizza la forma delle bacchette giapponesi per dare vita a un lampadario simbolico, mentre “Colpo di vento” di Kimiko Yoshida e Gianni Seguso gioca con i colori e la tradizione giapponese per un’opera che sfida le convenzioni del vetro classico.
Alcune opere, come “Inariaa” di Arturo Tedeschi, esplorano il potenziale della tecnologia, con l’utilizzo di Generative AI per sviluppare forme geometriche innovative, mentre “Venetian Wavebreakers Chandelier” di Hans Weigand affronta temi legati al cambiamento climatico, simbolizzando la fragilità della città attraverso il contrasto tra il vetro e il cemento.
Un tributo all’eccellenza del vetro di Murano
Con questa seconda edizione, il progetto “Murano Illumina il Mondo” non solo celebra l’eccellenza artigianale, ma rinnova l’immagine di Murano come centro di sperimentazione artistica internazionale, capace di mescolare tradizione e innovazione in una delle piazze più belle e celebri al mondo. Fino al 4 marzo 2025, i lampadari rimarranno visibili a tutti coloro che visiteranno Venezia, offrendo un’esperienza unica di arte, luce e tradizione.
Per ulteriori dettagli e per esplorare la galleria delle opere, è possibile visitare la pagina ufficiale del progetto: Murano Illumina il Mondo 2024.
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