Si rinnova l’attesa tappa di Autunno in Barbagia ad Atzara, il 23 e il 24 novembre, all’insegna della semplicità, dell’accoglienza e del divertimento.
Autunno in Barbagia, evento creato dalla Camera di Commercio di Nuoro e dalla Azienda speciale ASPEN, farà tappa ad Atzara il 23 e 24 novembre
Autunno in Barbagia Atzara 2024: Il Comune di Atzara rende noto il programma della manifestazione “Autunno in Barbagia, dal vino alla pittura ad Atzara”. L’evento, facente parte del Circuito organizzato da Aspen e Camera di Commercio di Nuoro-Ogliastra, si terrà il 23 e il 24 novembre nel piccolo centro del Mandrolisai, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e inserito, con il suo paesaggio, nel Registro Nazionale dei Paesaggi Storici d’Italia.
Appuntamento sabato 23 e domenica 24 novembre ad Atzara: vai al programma completo.
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La manifestazione, intitolata “dal vino alla pittura”, mantiene inalterato il suo stile sobrio, incentrato sulla semplicità dell’offerta enogastronomica, culturale e sociale del piccolo borgo del Mandrolisai, affermatosi gli scorsi anni, come Borgo dei borghi della Sardegna e tra i primi 20 Borghi più belli d’Italia.
In un’area circondata dai nuraghi, intorno all’anno 1000, furono erette due piccole chiese campestri denominate “Santa Maria de susu” e “Santa Maria de josso”, distanti in egual misura dal punto in cui nacque l’antico paese di Atzara. Il territorio fu frequentato fin dall’età preistorica, come testimoniano i monumenti archeologici tra cui la Domus de Janas scavata nel granito sulle pendici della collina di Corongiu Senes, non lontano da dove fu costruito l’omonimo nuraghe. Tra morbide colline, lo sguardo si perde sulle colorate distese delle vigne che caratterizzano il paesaggio intorno al paese.
Il Paesaggio di Atzara è iscritto al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici d’Italia del Ministero dell’Agricoltura. Negli splendidi e storici vigneti, le varietà d’uva maggiormente coltivate sono il Bovale sardo (o Muristellu), il Monica e diverse tipologie del Cannonau da cui si crea il rinomato vino Mandrolisai. Paese della luce e dei colori che ispirarono i pittori costumbristi spagnoli nel primo Novecento, Atzara conquista il visitatore con le sue preziose meraviglie. Nei quartieri più antichi del centro storico si possono ammirare le case in granito e trachite d’epoca medievale, alcune delle quali conservano i rilievi in stile tardo gotico, opera dei bravi artigiani locali che scolpivano la pietra.
Autunno in Barbagia, dal vino alla pittura ad Atzara è un evento realizzato dal Comune di Atzara e dal Centro Commerciale Naturale, con il contributo della Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai e con la collaborazione di diverse associazioni locali (Coro Polifonico di Atzara, Su Coro ‘e Gesusu, Coro Meu, Gruppo Folk, Soc. Coop. Progetto cultura) e in collaborazione con le Aziende locali e i cittadini.
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Appuntamento sabato 23 e domenica 24 novembre ad Atzara: vai al programma completo.
Maggiori informazioni
Pagina facebook: https://www.facebook.com/eventiatzara
078465205
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Ecco i consigli per visitare questo splendido paese tra morbide colline e colorate distese di vigne:
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Il borgo era già famoso nell’800 per la qualità e l’abbondanza della sua produzione vinicola. Le varietà d’uva maggiormente coltivate sono il Bovale sardo (o Muristellu), Monica e diverse tipologie del Cannonau da cui si crea il rinomato vino Mandrolisai. Le qualità del vino sono originate dalla particolarità delle caratteristiche dei suoli collinari acidi, su graniti e porfidi, dal clima e dalla buona esposizione al sole.
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Ai vigneti si alternano i campi coltivati e gli alberi da frutto circondati da una fitta boscaglia di roverelle e querce. Percorrendo gli affascinanti sentieri disseminati tra le campagne si incontrano maestosi esemplari di castagni, noccioli e noci.
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Il paese è uno dei borghi sardi più belli d’Italia e conserva il tessuto urbano di epoca catalana, con architetture basse in granito e soffitte coperte da travi di quercia.
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Dalla via principale si diramano le stradine dei quartieri più antichi del centro storico: case d’epoca medievale in granito e trachite, arricchite da cornici di tradizione sardo-ispanica, alcune delle quali conservano i rilievi in stile tardo gotico.
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Il paese ha ospitato costumbristi spagnoli Chicharro Agüera, Ortiz Echagüe e De Quirós, affascinati da abiti e tradizioni popolari. Diventò centro di elaborazione di un linguaggio pittorico autoctono d’ispirazione iberica, nonché meta di soggiorno di importanti artisti sardi: Ballero, Biasi, Ciusa, Delitala, Dessì, Figari, celebrati dal
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Museo d’arte moderna e contemporanea, intitolato ad Antonio Ortiz Echagüe. Il museo è articolato in sala storica, con immagini del paese di inizio Novecento, sala artistica con opere di pittori stranieri, italiani e sardi, e parte dedicata a mostre temporanee.
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Rinomata la tradizione dolciaria: is bucconettes (a base di mandorle dolci), sa tumballa ‘e Latte (con caffè e rum), su gattou (mandorle dolci e zucchero), sa pan’è saba (a base di sapa).
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Atzara ha una grande tradizione nella tessitura: i suoi tappeti sono fra i più rinomati dell’isola.
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Dal vino alla pittura
A cura di Aspen Nuoro
Appuntamento sabato 23 e domenica 24 novembre ad Atzara: vai al programma completo.
COME ARRIVARE AD ATZARA PER AUTUNNO IN BARBAGIA 2024
Appuntamento sabato 23 e domenica 24 novembre ad Atzara: vai al programma completo.
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