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Chi sono e cosa pensano i turisti che arrivano all’aeroporto di Trapani Birgi


Più di un turista su tre non avrebbe scelto la provincia di Trapani senza i collegamenti aerei diretti.

È quanto emerge dal sondaggio condotto dall’Associazione Strutture Extralberghiere presso l’aeroporto di Trapani-Birgi, intervistando 457 turisti in partenza nel mese di ottobre. Pur non avendo valenza statistica, l’indagine (che è possibile scaricare qui) offre uno spaccato interessante sulla percezione del territorio e sul comportamento dei visitatori. Tra i punti salienti: una forte dipendenza dall’accessibilità aerea, una buona permanenza media e soddisfazione per la qualità dei servizi, accompagnate però da criticità legate a pulizia, traffico e promozione turistica.


Fabio Alba, presidente dell’Associazione, ha commentato i risultati evidenziando due aspetti chiave: «Promozione turistica insufficiente, serve una strategia di promozione più efficace e integrata. Inoltre, emerge la necessità di un’identità turistica distintiva per competere efficacemente con altre località».


I dati, dicevamo, sono stati rilevati nel mese di ottobre, quindi un periodo di media stagione, che aiuta a rendere le risposte meno condizionate dall’esodo estivo. I turisti che arrivano ad ottobre, infatti, sono diversi da quelli di agosto. Ma c’è una risposta che in particolare deve far riflettere, cioè la delusione per i servizi carenti e per le condizioni in cui i visitatori trovano le città della provincia.

 

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Ecco nel dettaglio i principali risultati del sondaggio.

Tipo di turista e fascia d’età

Il 41,2% dei turisti viaggia in famiglia, il 41,2% in coppia e il 17,6% con amici.La fascia d’età predominante è quella degli over 50 (41,2%), seguita da turisti tra 31 e 40 anni (29,4%).

Attrattività delle destinazioni

I voli diretti sono determinanti: il 70% degli intervistati non avrebbe scelto Trapani senza un collegamento aereo.

La Sicilia occidentale attira visitatori soprattutto dalla Danimarca (23,5%), Piemonte, Belgio e Germania.

Durata e motivazioni del soggiorno

Il 58,8% ha trascorso tra 6 e 10 giorni in Sicilia.

I principali motivi di visita sono il mare (40%), le attrazioni culturali (36,7%) e l’enogastronomia (10%).


Criticità riscontrate

La spazzatura in strada è il problema più segnalato (50%), seguito da traffico (15%) e scarsa informazione turistica (10%).

Aspetti positivi

I turisti apprezzano soprattutto l’enogastronomia (37,1%), il mare (20%) e il patrimonio artistico (11,4%).

Il rapporto qualità/prezzo dei servizi turistici è valutato come “ottimo” dal 52,9% degli intervistati.

Mobilità e alloggi

Il 58,8% ha noleggiato un’auto, evidenziando la carenza di mezzi pubblici.

Per l’alloggio, il 55,6% ha usato Booking.com, mentre il 55,6% ha scelto locazioni turistiche, seguite dagli hotel (33,3%).

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Focus su Marsala

Nonostante il suo potenziale, Marsala appare in difficoltà rispetto ad altre destinazioni vicine. Tra chi non ha soggiornato nella città, il 42,9% ha scelto altre mete, il 28,6% non la conosceva e il 21,4% era solo di passaggio.

I turisti suggeriscono interventi come:  Maggiore pulizia delle città. Miglioramento della segnaletica turistica in inglese. Valorizzazione delle attività locali e artigianali.

Intento di ritorno

Il 70,6% dei turisti ha dichiarato che sicuramente tornerà in Sicilia occidentale, mentre solo l’11,8% non intende tornare.

Intanto sale il prezzo dei biglietti aerei con l’arrivo delle vacanze di Natale. Per i residenti in Sicilia sono ammortizzate dal «bonus voli» istituito dalla Regione, con rimborso del 25 per cento sui ticket delle linee nazionali, che tra poche ore verrà innalzato con decreto al 50 per cento, per circa un mese tra dicembre e gennaio grazie ai 17 milioni di euro impegnati nella manovra quater. Ma le tariffe stellari potrebbero scoraggiare quanti hanno programmato le vacanze di Natale sull’Isola. Secondo le stime delle associazioni di categoria, nelle settimane dal 21 dicembre all’Epifania, si registra «circa il 30% in meno di prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2023, che a sua volta, sempre sotto il freno del caro-voli, era risultato in flessione al confronto con il 2022. Così scrive il Giornale di Sicilia. 

 

  





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