Quando una città medievale incontra l’innovazione tecnologica del terzo millennio
25 Nov 2024
Hackathon Tech for SHRINEs ha preso il via ad Assisi
Questa mattina, presso la sala della Conciliazione del palazzo comunale di Assisi, ha preso il via la Hackathon Tech for SHRINEs, una “competizione-evento” al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici, interessati soprattutto alla protezione dei luoghi di culto. Al fine di individuare le soluzioni più efficaci per contrastare i rischi e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce esistenti, è stato organizzato ad Assisi un Hackathon “Tech for SHRINEs“, dal 25 al 27 Novembre 2024, dove un comitato di esperti selezionerà la soluzione tecnologica più appropriata.
L’Hackathon delineerà il modo in cui le applicazioni innovative delle tecnologie più avanzate nel campo della sicurezza possono aumentare in modo significativo la protezione dei luoghi di culto e dei loro visitatori.
A presentare l’evento il sindaco di Assisi Stefania Proietti, neo eletta alla presidenza della Regione Umbria, la quale ha sottolineato: “siamo in momento importante per la città di Assisi che incontra la sua medievalità con il futuro tecnologico grazie a chi ha pensato e ideato questo evento. È un progetto molto importante che necessita uno sforzo culturale per farlo percepire alla gente, ringrazio fra Riccardo del Terzo Ordine Regolare che ha il convento sulla medesima piazza di Assisi su cui si affaccia anche la casa comunale. Il ringraziamento va a chi ha scelto Assisi come luogo di questo meeting-Hackathon, per studiare la sicurezza dei luoghi di culto. Con l’approssimarsi del Giubileo, che vedrà la nostra città la presenza di grandi numeri di visitatori, è importante un adeguata preparazione.
Soprattutto arriveranno tantissimi giovani sulle orme di San Francesco e del Beato Carlo Acutis, sarà un momento questo che richiederà tanta responsabilità e sarà cruciale fare squadra insieme in questa importante sfida che rappresenterà il 2025 col Giubileo e successivamente il 2026 col centenario del Transito. Il motivo per cui voi tecnici siete qui ad Assisi è perché le nostre città devono passare da medievali a città del terzo millennio con un passaggio importante come questo che state per portare voi esperti del settore informatico legato alla sicurezza”
Riprendendo il tema della sicurezza dei luoghi di culto, il responsabile dell’evento ha sottolineato come quest’ultima è diventata cruciale, in quanto gli spazi pubblici in generale continuano a rappresentare aree ad alto rischio nel contesto di attività criminali, attacchi di origine umana, nonché incidenti infrastrutturali e disastri naturali.
Il progetto SHRINEs si pone dunque come obiettivo quello di migliorare la sicurezza dei luoghi di culto, creando al contempo una rete interconfessionale e multidisciplinare per aumentare la consapevolezza degli attuali rischi e delle minacce legati a questi luoghi.
A sostegno del Consorzio SHRINEs, composto da 10 partner, tra cui 4 organizzazioni religiose (cattoliche, ebraiche, musulmane e protestanti), il coinvolgimento multidisciplinare di altri attori, tra cui enti pubblici e privati, istituzioni accademiche, forze dell’ordine e altri gruppi religiosi, contribuirà all’identificazione di soluzioni tecnologiche innovative e misure di mitigazione efficaci.
In questo contesto, le comunità religiose, le Forze dell’Ordine e le Autorità pubbliche, saranno coinvolte nel corso del progetto per valutare i fattori di rischio, la percezione delle minacce, lo scambio di informazioni sulle capacità e per discutere le opportunità di cooperazione per la protezione dei luoghi di culto.
Inoltre, sviluppatori in campo tecnologico saranno coinvolti nell’identificazione di tecnologie innovative per la protezione dei luoghi di culto e nel loro impiego operativo nelle strutture esistenti.
Le discussioni tra i principali rappresentanti delle comunità religiose, gli sviluppatori e le istituzioni pubbliche, hanno portato all’identificazione di quattro casi di studio reali situate nella città di Assisi, in cui sarà possibile sfruttare applicazioni tecnologiche adeguate a ciascun contesto per migliorare ulteriormente la sicurezza.
Tale rete costituirà una piattaforma unica per la collaborazione interreligiosa al fine di migliorare le capacità di prevenzione e risposta contro le minacce esterne e interne che possono minare la sicurezza dei luoghi di culto e dei cittadini dell’UE in generale.
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